Libri
Persone normali, recensione di Luca Baroncini (n°262)
romanzo di Sally Rooney,
Editore: Einaudi
Il romanzo di grande successo della giovane scrittrice irlandese Sally Rooney, pubblicato in Italia nel 2020, racconta il complicato rapporto di Marianne e Connell, dalle scuole superiori al successivo percorso universitario. Siamo in Irlanda, nel periodo che va da gennaio 2011 a febbraio 2015. I due giovani si incontrano e trovano un’intesa quando lei è quella stramba, introversa, anonima, che legge Proust da sola in pausa pranzo, evitata da tutti, mentre lui è un atleta apprezzato, lo studente brillante, insomma, il “fico” della scuola, quello ammirato e invidiato che tutti invitano alle feste.
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Giorgio Bertani editore ribelle, recensione di Eugen Galasso (n°245)
con DVD Verona City Lights
a cura di Marc Tibaldi
Milano, Milieu, 2020
Marc Tibaldi, studioso e cultore di movimenti alternativi che scrive per Carmilla, per Il Manifesto ed è anche redattore di Agenzia X, ci propone un libro a più voci e un DVD su Verona “altra”, partendo da un ritratto biografico di Giorgio Bertani, piccolo / grande editore ribelle, scomparso nel 2019, a diciotto anni dalla chiusura dell’attività cui deve la propria notorietà.
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Un libro per l’estate: “Il decoro” di David Leavitt, recensione di Luca Baroncini (n°245)
Ci sono libri che raccontando una storia descrivono dei personaggi, altri che li fanno vivere. È quanto accade con “Il decoro” di David Leavitt, scrittore statunitense diventato famoso, e tradotto, nel 1986 con la raccolta di racconti “Ballo di famiglia”.
La costituente libertaria di Camillo Berneri. Un disegno politico tra federalismo e anarchismo di Andrea Sacchetti, recensione di Luciano Nicolini (n°239)
Quando, nel 2001, fu resa nota l’esistenza di un’inedita costituzione libertaria attribuibile in larga parte a Camillo Berneri la cosa mi divertì molto. Sei anni prima, infatti, avevo pubblicato e distribuito all’interno del movimento anarchico i miei “Appunti per una costituzione libertaria” (Baiesi, 1995), con i quali avevo riscritto da un punto di vista libertario la costituzione italiana nata dalla Resistenza, suscitando in molti scandalo e disapprovazione. Ora si scopriva che Camillo Berneri, forse il maggior pensatore anarchico del Novecento, aveva lavorato a un testo assai simile, che differiva dal mio solo per il fatto di essere meno libertario…
Stefano d’Errico: La scuola distrutta, recensione di Luciano Nicolini (n°229)
È recentemente uscito (ottobre 2019), edito da Mimesis, il libro di Stefano d’Errico intitolato “La scuola distrutta. Trent’anni di svalutazione sistematica dell’educazione pubblica e del Paese”.
Più che un libro è un trattato, dato che consta di ben 614 pagine (cui si devono aggiungere l’indice dei nomi e la bibliografia).
Premetto che non mi ha soddisfatto, né ciò che sostiene, né come lo sostiene, ma che vale la pena di leggerlo in quanto (e di questo bisogna dare atto al suo autore) affronta problemi reali anziché limitarsi, come troppo spesso avviene in campo libertario, a riaffermare principi validi quanto generici.
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Noe Itō – Vita e morte di un’anarchica giapponese, recensione di Andrea Papi (n°222)
di Francisco Soriano, Mimesis Edizioni - Milano, 2018 - pagg. 113
Un condensato denso e interessante di informazioni storiche, capace di spaziare a piene mani nell’avvicendarsi dei fatti e delle situazioni che hanno caratterizzato il Giappone all’incirca negli ultimi cinquecento anni.
Nello sviluppo del testo la consistenza, anche quantitativa, del divenire storico fornisce uno spaccato del contesto socio-economico-politico della terra nipponica durante lo scorrere dei secoli. Ne emerge un profilo pieno di guerre, ribaltamenti politici, feroci sottomissioni e brutali repressioni. Al di là e sopra l’avvicendarsi e il susseguirsi di capi, generali, imperatori e quant’altro, affiora e s’impone la caratteristica consistente di una visione tutta al maschile della società, dove le donne sono relegate a ruoli di supporto alla preponderante predominanza di genere dei maschi, surrogata da una spiccata retorica nazionalista portata all’eccesso.
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Mary Green. In viaggio con le Geoscienze, recensione di Rino Ermini (n°215)
Autore: Andrea Pirondini
Disegni: Francesca Cavani
Editore: Idelson-Gnocchi 1908
Luogo di edizione: Napoli
Anno: 2018
Pagine: 163
Di Andrea Pirondini, insegnante viaggiatore e scrittore, e di un suo precedente bel libro (“Volevo vedere le balene”) su questa rivista avevamo già parlato (numero 198, febbraio 2017).
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Pioniere e rivoluzionarie.
Donne anarchiche in Spagna (1931-1975), recensione di Rino Ermini (n°211)
Autrice: Eulàlia Vega Editore: Zero in condotta
Luogo di edizione: Milano Anno: 2017 Pagine: 318
“La storia del XX secolo ha il privilegio di poter contare su uno specifico armamentario metodologico... Questo armamentario trova nella parola, nelle fonti orali, nell’attenzione e nell’analisi della memoria la sua materia prima”. La citazione, tratta dal Prologo di Anna Aguado, dell’Università di Valencia, ci pare la degna apertura al libro di Eulàlia Vega, la quale dichiara che ha potuto “costruire un racconto che ha come base fondamentale la storia orale”, sebbene accanto ad essa abbia utilizzato, è sempre l’autrice a precisarlo, anche fonti non orali, allo scopo di avvalorare e rafforzare le prime là dove fosse necessario.
La pratica dell’autogestione, recensione di Luciano Nicolini(n°209)
È uscito recentemente, edito da Elèuthera, il libro “La pratica dell’autogestione” di Guido Candela e Antonio Senta. Si tratta di un testo importante, perché con esso gli autori tentano di rifondare su basi più solide la proposta anarchica.
Vi riescono, a mio parere, solo parzialmente ma, come si sa, in questo mondo di facile c’è ben poco…
Il loro ragionamento, se ho ben capito, è il seguente:
1) l’autogestione presuppone un comportamento altruistico (o, come essi lo definiscono, we-oriented);
2) gli anarchici sono altruisti;
3) pertanto sono i più adatti a trasformare radicalmente la società costruendo, qui ed ora, al suo interno, un’autonoma alternativa autogestita.
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La Profe
Diario di un’insegnante con gli anfibi, recensione di Rino Ermini (n°204)
Autrice: Antonella Landi
Editore:Mondadori
Luogo di edizione: Milano
Anno: 2007
Pagine: 213
Antonella Landi è nata a San Giovanni Valdarno (Arezzo), nel 1966, “nell’anno dell’alluvione”. Vive e insegna a Firenze.
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Lettera a un insegnante, recensione di Rino Ermini (n°202)
Autore: Vittorino Andreoli
Editore: Rizzoli
Luogo di edizione: Milano
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Contro la storia, recensione di Luciano Nicolini (n°201)
Cinquant’anni di anarchismo in Italia (1962-2012), di Giampietro Berti
È stata pubblicata, edita da Biblion, l’ultima opera di Giampietro (Nico) Berti: “Contro la storia. Cinquant’anni di anarchismo in Italia (1962-2012)”. In essa l’autore, cui dobbiamo due testi fondamentali per la storia del pensiero libertario (“Il pensiero anarchico dal Settecento al Novecento”, del 1998, ed “Errico Malatesta e il movimento anarchico italiano e internazionale”, del 2003) narra le vicende di una piccola componente del movimento anarchico, che ha però avuto grande peso nella sua storia recente.
Una maestra, recensione di Rino Ermini (n°199)
sta in: “Storia di Ada”
Autore: Carlo Cassola
Editore: Einaudi
Luogo di edizione: Torino
Anno: 1967
Pagine: 104 “Una maestra”, 174 l’intero volume
Carlo Cassola, nacque a Roma nel 1917, da madre volterrana; morì a Montecarlo di Lucca nel 1987. Neorealista, venne definito “scrittore toscano schivo e solitario”. Toscano perché quasi tutta la propria vita la passò in questa Regione e perché buona parte delle opere le ambientò fra la Maremma, Pisa, Cecina e Volterra. Fu insegnante di liceo oltre che scrittore, e poi giornalista e uomo impegnato politicamente.
Volevo vedere le balene, recensione di Rino Ermini (n°198)
Appunti di biologia in viaggio
Autore: Andrea Pirondini
Casa editrice: Incontri
Luogo di edizione: Sassuolo
Anno: 2011 Pagine: 182
Voleva vedere le balene, ma le vedrà soltanto alla fine del libro. In compenso, prima di giungere a quel punto, vedrà e farà molte altre cose. Proprio come nella poesia Itaca, di Costantino Kavafis.
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