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Categoria: Cinema
Creato Sabato, 01 Aprile 2017

tenerezzaIl punto sul cinema italiano, di Luca Baroncini (n°200)

Dopo un Natale insoddisfacente in cui i sei film italiani in circolazione, tutte commedie, hanno incassato complessivamente un terzo del “Quo Vado?” con Checco Zalone, l’unico vero successo nei tre mesi successivi è stato “L’ora legale” di Ficarra & Picone.

Ancora una commedia, ma questa volta in grado di intercettare il favore del pubblico e di parte della critica. A questo punto della stagione il mese di aprile può rivelarsi decisivo per capire se la ricca offerta sarà in grado di invertire la preoccupante tendenza in atto che vede la quota di mercato del cinema italiano in caduta libera, al 22,34% rispetto al 64,63% del cinema americano (dati forniti da Anec e aggiornati al 13 marzo 2017). Di materiale cinematografico ce n’è davvero tanto, forse troppo, e questo evidenzia il solito problema della cannibalizzazione dei titoli: troppi film in troppo poco tempo. Spalmare le uscite nell’arco dell’anno, anziché concentrarle in pochi mesi, potrebbe essere la soluzione, ma si dice sempre e non si attua mai.

A spartirsi l’attenzione del pubblico si comincia il 6 aprile con La parrucchiera, di Stefano Incerti, commedia pop che prova a raccontare l’anima popolare e quella borghese di Napoli, Ovunque tu sarai opera prima di Roberto Capucci in cui un viaggio a Madrid di alcuni amici per festeggiare un addio al celibato diventa opportunità di crescita e cambiamento, e Piccoli crimini coniugali di Alex Infascelli, trasposizione dell’omonimo romanzo di Eric-Emmanuel Schmitt. Quest’ultimo sembra avere le carte in regola per imporsi all’attenzione del pubblico: due star nostrane (Sergio Castellitto e Margherita Buy), un’origine letteraria solida e premesse intriganti, con un marito che ha perso la memoria dopo un incidente e una moglie che cerca di fargliela tornare oscurandone le ombre. Sempre il 6 aprile è previsto anche The Startup – accendi il tuo futuro di Alessandro D’Alatri, storia vera e attualissima di Matteo Achilli, il diciottenne romano che ha inventato “Egomnia”, il social net-work che consente di fare incontrare offerta e domanda di lavoro attraverso un algoritmo che classifica i candidati in base al merito. Due le commedie previste per il 13 aprile, in tempo per sfruttare i giorni delle vacanze pasquali: Lasciati andare di Francesco Amato e Moglie e marito di Simone Godano. La prima ha per protagonista Toni Servillo nei panni di uno psicanalista, annoiato e sovrappeso, che vede la sua vita rivoluzionata dall’incontro con una personal trainer buffa ed eccentrica. La seconda azzarda, con la complicità di Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, un classico della commedia, l’inversione dei ruoli. A causa di un esperimento scientifico, infatti, un marito e una moglie si trovano letteralmente l’uno dentro il corpo dell’altro, con tutte le conseguenze, speriamo non stereotipate, del caso. Il 20 aprile arrivano poi Le verità di Giuseppe Alessio Nuzzo, thriller psicologico su un imprenditore che di ritorno da un viaggio in India si trova a poter prevedere il futuro, e l’atteso Fortunata di Sergio Castellitto che sembra avere più di un’affinità con “Non ti muovere”: ancora Margaret Mazzantini alla sceneggiatura, ancora la periferia romana e ancora una figura femminile (Jasmine Trinca) al centro del racconto.

Il mese di aprile si conclude con La tenerezza, previsto per lunedì 24, salvo cambiamenti dell’ultima ora (è in ballo per Cannes). Anche in questo caso un grande autore, Gianni Amelio, e un cast ricchissimo che vede affiancare ai due protagonisti, Elio Germano e Micaela Ramazzotti, le ormai defilate Giovanna Mezzogiorno e Greta Scacchi. Le note di produzione parlano di due famiglie, in una Napoli lontana dalle periferie, dove il benessere può evolvere in tragedia.

Riuscirà uno di questi titoli a diventare il successo italiano che manca alla stagione? Non sottovalutiamoci, perché saranno le nostre scelte di spettatori a deciderlo.

 

 

 

 

 

 

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