Alcuni articoli del numero 282 di Cenerentola
Trump e Zelensky narcisisti? di Luciano Nicolini
Il 28 febbraio, mentre il precedente numero di Cenerentola era in viaggio verso le abitazioni dei nostri abbonati, abbiamo assistito in mondovisione a uno spettacolo grottesco: lo scontro tra Trump e Zelensky.
Pochi giorni dopo, il 3 marzo, è stato pubblicato da Il Fatto Quotidiano un articolo di Luciano Casolari intitolato “Da psicoterapeuta dico: allo Studio Ovale ho visto due narcisisti. Niente era preordinato». Il titolo mi ha incuriosito, e l’ho subito letto.
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Che ne sarà del Rojava? redazionale
ll 27 febbraio 2025 è stato reso pubblico in Turchia l’appello con il quale Abdullah Öcalan ha chiesto al PKK di deporre le armi e sciogliersi.
Di seguito la traduzione integrale dell’appello:
«Il PKK è nato nel XX secolo, il secolo più violento della storia, caratterizzato da due guerre mondiali, dal socialismo reale e dalla guerra fredda vissuta a livello globale, in un contesto segnato dalla negazione della realtà curda e dalle restrizioni delle libertà, in particolare della libertà di espressione.
Dal punto di vista della teoria, del programma, della strategia e delle tattiche, è stato fortemente influenzato dal sistema del socialismo reale.
Augusto Trinciapolli, di Rino Ermini
Mi chiamo Gosto Trinciapolli. Che poi Gosto sarebbe Augusto, ma in questa città se a uno per strada gli dicessero Augusto tutti lo prenderebbero per il culo. E perché? Vai a saperlo! Perché questa gente è fatta male, ha le sue abitudini e se gli chiedi perché di uno che si chiama Leonardo non hanno nulla da dire, mentre ironizzano su Augusto, nemmeno capiscono la domanda. Figuriamoci poi se uno si chiama Augusto e per di più ha per cognome Trinciapolli, un cognome che da queste parti sarebbe anche inesistente, e non si sa da dove venga. La conclusione è che con un simile nome e un simile cognome ti prendono per il culo a vita. Tiriamo via Trinciapolli, che anch’io me ne vergogno, ma Augusto che c’entra?
Schermi di Pasqua 2025, di Luca Baroncini
Il periodo pasquale non è mai semplice in Italia per il cinema perché, con l’arrivo dei primi tepori primaverili, al contrario di altri paesi con abitudini opposte, si riduce la già non particolarmente elevata frequentazione della sala cinematografica. Per fortuna i risultati estivi degli ultimi anni hanno dimostrato che il cinema può funzionare anche nel nostro paese con il bel tempo, basta pensare a campioni d’incasso come “Barbie” oppure “Oppenheimer”, usciti con enorme successo proprio nei mesi più caldi dell’anno.
Quest’anno Pasqua sarà abbastanza avanti, il 20 aprile, e i nuovi film sono previsti da giovedì 17 aprile. Arriveranno titoli per tutti i gusti, anche se manca probabilmente quel filmone (o filmaccio) dal forte appeal commerciale, destinato quindi a grandi incassi.
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I film in streaming si dimenticano in fretta, di Luca Baroncini
Non so voi, ma io i film che vedo in streaming su qualche piattaforma li dimentico quasi subito. Intrattengono per una serata, ma sono visti spesso con distrazione, scrollando il telefono, a volte rispondendo, andando in bagno, magari mentre si fa altro, ad esempio cucinando.
Il vero motivo per cui tendono a scomparire rapidamente dai ricordi è però un altro: non hanno avuto il tempo di fissarsi nella memoria. Ciò dipende dal fatto che il loro arrivo, più che un inizio, è già una fine. A mancare è infatti una cosa fondamentale: la sala cinematografica.
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